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Sos da Isola: impossibile arrivare nelle frazioni

 

Continuano i disagi e i problemi nel centro montano dopo sisma e neve
Il sindaco: «È un’emergenza infinita, senza aiuti finiremo per spopolarci»

Prima il sisma e la neve, ora le frane e le strade chiuse. Questa la situazione del comune di Isola del Gran Sasso, definita dagli amministratori «un’emergenza infinita».

Dopo i tanti disagi provocati dall’eccezionale nevicata con centri abitati isolati per giorni, il dissesto idrogeologico sta provocando seri danni alla viabilità con frazioni che sono di nuovo irraggiungibili.

Sono state chiuse, infatti, la strada provinciale Isola-San Pietro per una frana caduta all’altezza di Villa Piano e la strada Isola-Casale San Nicola per smottamenti del manto stradale.

«Dopo gli eventi di gennaio che hanno aggravato i danni provocati dai terremoti, la tempesta perfetta si completa con il dissesto che ha causato l’ isolamento delle frazioni più popolate di Isola» , spiega Massimo Di Giancamillo, assessore comunale ai lavori pubblici. «La situazione è drammatica. Lo spopolamento è già in corso ed è diventato l’unica difesa dei nostri cittadini».

Le attività produttive e commerciali del territorio sono in difficoltà e si torna a parlare di esclusione dal cratere. «Non abbiamo mai avuto una risposta diretta sulla non inclusione», prosegue Di Giancamillo. Il sindaco Roberto Di Marco fa un appello al governatore Luciano D’Alfonso chiedendo «alla luce dei danni di inserirci nel cratere per dare i necessari aiuti alle famiglie e alle attività. E’ veramente doloroso pensare che la mancanza di concreti aiuti comporterà il declino di questo paese».

La situazione scuole, infine, è quella che preoccupa di più. «Gli alunni delle medie e delle elementari svolgono la doppia turnazione nell’unico edificio agibile», fa sapere Amelide Francia, assessore all’istruzione. «Apprezzo l’impegno del governatore per l’edilizia scolastica del nostro territorio, ma chiedo a gran voce che la consegna dei Musp avvenga nel tempo più breve possibile».

Fonte: Il Centro