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“Un doppio danno per i cittadini di Isola”

 

Il Tar annulla due atti sulla riorganizzazione degli uffici in Comune. L’opposizione: «Li avevamo avvisati»

IL DANNO E LA BEFFA L’opposizione fa notare che, con la decisione del Tar, rischia di bloccarsi la macchina amministrativa e che il ricorso è costato 12mila euro alle casse dell’ente

«Le scelte dell’amministrazione comunale di Isola del Gran Sasso, in merito alla riorganizzazione degli uffici e dei settori, hanno provocato un doppio danno che grava e graverà sulle spalle dei cittadini. Il primo riguardante le casse dell’ente e, il secondo, che provoca una situazione di immobilismo della macchina amministrativa».

E’questa l’accusa lanciata ieri dai gruppi di opposizione Paese Mio e Siamo Isola dopo la sentenza del Tar d’Abruzzo che, nei giorni scorsi, ha accolto il ricorso presentato da due dipendenti “demansionate” contro due delibere della Giunta Comunale per la rideterminazione della dotazione organica dell’ente e per l’approvazione del nuovo regolamento per la graduazione, il conferimento e la revoca delle posizioni organizzative.

«La sentenza è arrivata lo scorso 10 febbraio quando, i Giudici amministrativi, hanno deciso di annullare gli atti relativi alla macro-organizzazione, decidendo, in sede di istanza cautelare, con sentenza a ragione della manifesta fondatezza del ricorso», dicono i due gruppi di opposizione.

La posizione di Paese Mio

«Illegittimità della quale gli attuali amministratori erano stati più volte avvisati e che hanno voluto adottare nonostante il parere contrario di tutti gli organi preposti, non ultimo il sindacato – afferma il capogruppo di Paese Mio Antonio Trivellizzi – Amministratori che, incuranti dei pareri negativi degli organi sopra richiamati, hanno deciso di approvare ugualmente i due provvedimenti che, di fatto, privavano illegittimamente due dipendenti di importanti funzioni. Il Tar – aggiunge Trivellizzi – ha sottolineato la fondatezza del ricorso emettendo la sentenza che annulla gli atti di macro-organizzazione dell’ente. I Giudici, nel dispositivo, hanno rimarcato come la delibera contrasti palesemente con il Regolamento di Polizia Municipale e con la Legge Regionale che sancisce l’autonomia e l’indipendenza della Polizia Locale che non può essere sottoposta alle dipendenze di un responsabile di un settore diverso o del segretario. Inoltre hanno rimarcato come non vi è nessuna motivazione per superare i pareri negativi rilasciati dal segretario comunale in sede di proposta. Ciò che ora mi preoccupa, come consigliere e come cittadino, è il rischio di immobilismo causato dalla cieca ostinazione dell’amministrazione Ianni che, più volte, era stata avvisata, anche da noi consiglieri di minoranza del rischio che si correva con l’approvazione dei due atti. La decisione del Tar, infatti, porta all’azzeramento delle aree e delle posizioni apicali del Comune di Isola, con il conseguente blocco della macchina amministrativa. Immobilismo che, come accaduto già nel mese scorso di ottobre, provocherà ancora una volta gravi disagi per tutti i cittadini isolani. A questo si aggiunge il costo che graverà, anch’esso, sulle spalle della collettività,sotto forma delle spese legali affrontate per resistere ad un ricorso che appariva fin da subito fondato. Alla luce di questa sentenza, quindi, a mio avviso sarebbe opportuno riflettere sull’approccio metodologico della gestione della cosa pubblica conclude Trivellizzi capisco e ritengo legittima la facoltà di un amministratore pubblico di riorganizzare la macchina, ma questo va fatto rispettando due confini invalicabili: la legge e l’efficienza della pubblica amministrazione. Non si può agire contra legem e, allo stesso tempo, arrecare danni alla collettività».

La posizione di Siamo Isola

«L’amministrazione Ianni ha voluto, con una scelta politica, modificare la pianta organica del Comune di Isola del Gran Sasso, in una maniera forzata e scomposta, ricalcando la stessa modalità utilizzate per aumentare l’addizionale Irpef – rincara la dose il capogruppo di Siamo Isola Massimo Di Giancamillo – Noi, consiglieri di opposizione, abbiamo fin da subito contestato l’approccio sia dal punto di vista della metodologia che della operatività formale, così come aveva fatto notare anche il segretario comunale, che aveva rilasciato pareri negativi sulle proposte di delibera. Il sindaco, il vicesindaco e gli assessori sono andati forzatamente avanti, brindando e urlando come se fossero in uno stadio di calcio, dopo aver deliberato gli atti illegittimi. L’incompetenza e i gesti imperativi della giunta Ianni sono costati ai cittadini di Isola 12.000 euro sborsati per difendere l’indifendibile avverso il ricorso al TAR curato nell’interesse delle dipendenti dall’avvocato Isolano Mario Cheng Chi Chang. Ora ci auguriamo che si torni alla ragione e che gli atteggiamenti personali siano corretti dal buon modo di amministrare la cosa pubblica – dice ancora di Giancamillo Nei prossimi giorni invieremo una diffida al sindaco, all’intera maggioranza, al segretario comunale, ai responsabili di servizio, affinché prendano atto della sentenza e mettano in pratica i giusti provvedimenti. Spero che il sindaco non si ostini, in ulteriori errori, o in altri pensieri contorti su eventuali appelli che pagherebbero sempre i cittadini di Isola. E’ arrivato il momento, dopo l’ennesima figuraccia, che il sindaco e la giunta prendano atto delle gravi lacune e incompetenze che hanno in ambito politico e amministrativo e consiglio loro di cominciare a studiare e, soprattutto, di ascoltare chi dà i giusti consigli, altrimenti potrebbero anche dimettersi, e fare una più bella figura»

Fonte: La Città