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La Lazzaroni raddoppia con un investimento di 20 milioni

 
Stabilimento LazzaroniVia ai lavori per un capannone in cui saranno prodotti biscotti senza glutine e al rinnovamento di tutti i macchinari
Il proprietario Iannamico (Ida) «Stiamo per fare un investimento importante Prevediamo nuove assunzioni quando ultimeremo il nuovo stabilimento, a inizio 2017».
Esattamente a tre anni dall’acquisto, la Lazzaroni raddoppia. L’azienda dolciaria aperta ad Isola 18 anni fa ha trascorso momenti travagliati, ma dall’acquisizione, avvenuta nel maggio 2013, da parte del gruppo Ida di Pretoro, si è aperta una fase di deciso rilancio.
Che trova il culmine adesso, con un pacchetto di 20 milioni di euro di investimenti. Una parte, consistente in 10 milioni, servirà a costruire un nuovo capannone accanto a quello esistente. «I lavori partiranno entro un mese», annuncia il proprietario, Domenico Iannamico, «il capannone ospiterà nuove linee produttive per biscotti salutistici, prevalentemente senza glutine. Sono prodotti che già facciamo, ma il loro mercato sta crescendo esponenzialmente. Per questo abbiamo deciso di dedicare a questo settore un’unità produttiva». I lavori, annuncia il proprietario dell’Ida (Industria dolciaria abruzzese), inizieranno fra un mese e dovrebbero essere ultimati ai primi del 2017.
Ma non è l’unico investimento messo in campo da Inanamico e soci. «Il progetto prevede due step: uno è il rinnovo di tutti gli impianti nell’attuale unità produttiva con un investimento 10 milioni di euro», spiega l’industriale teatino, «contemporaneamente alla costruzione del nuovo immobile, provvederemo al rinnovo degli impianti, che contiamo di ultimare entro il 2016».
Insomma, un investimento definito da Iannamico «importante», che produrrà anche nuovi posti di lavoro. «Prevediamo di fare nuove assunzioni, nonostante il rinnovo degli impianti porterà anche a una loro a automatizzazione», aggiunge l’imprenditore, «anche se adesso non posso quantificare il numero. Già adesso rispetto al momento acquisizione abbiamo aumentato l’organico: all’origine erano 55 dipendenti ora siamo a una media, fra tempo indeterminato e determinato, di 90 persone». La Lazzaroni lavora attualmente su tre turni, per un totale di 6 linee di produzione (anche se non tutte su tre turni). Altro stabilimento dell’Ida è a Pretoro, in provincia di Chieti, con tre linee di produzione. In entrambi gli stabilimenti si producono biscotti per la grande distribuzione.
L’Ida, insieme allo stabilimento, il 12 aprile 2013 ha acquistato anche i marchi Lazzaroni e Amaretti di Saronno, che dunque vengono ancora commercializzati. In definitiva un bel salto avanti per l’azienda che solo quattro anni fa era in amministrazione straordinaria, da quando la Finanza arrestò, nell’ambito di un blitz anti-camorra, alcuni esponenti della famiglia Ragosta (poi scarcerati), all’epoca proprietaria della fabbrica.
In effetti dall’apertura dello stabilimento, ad opera del gruppo Citterio nel 1998, l’aria di crisi si iniziò ad avvertire già nel Duemila, quando venne chiuso lo stabilimento di Saronno e la Lazzaroni si staccò dalla Citterio: divenne una spa gestita da un gruppo di 9 banche creditrici, con una serie di ristrutturazioni, fino alla cessione, nel 2008, ai Ragosta.
Fonte: Il Centro