Il sindaco ritira le dimissioni

 

Il primo cittadino di Isola del Gran Sasso, Fiore Di Giacinto, è tornato sulla sua decisione di dimissione nell’ultimo giorno utile.
La minoranza non si presenta in Consiglio: “vogliamo la verità”.
Nel comizio pubblico precisazioni sulla questione della portata d’acqua dei nostri fiumi e l’appoggio al progetto della cabinovia.

Ore 12.00 di lunedì 30 Marzo, il sindaco ritira le dimissioni. Nell’ultimo giorno utile Fiore Di Giacinto, sindaco di Isola del Gran Sasso, ha deciso di tornare sulla sua decisione, presa il 15 Marzo, di rimettere il mandato. Nel pomeriggio Di Giacinto ha presieduto al Consiglio Comunale per approvare, tra le altre cose il bilancio, il programma triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni immobiliari ed i provvedimenti sull’ICI.

Assenti i cinque componenti dell’opposizione, che non si sono presentati volutamente vista la mancata risposta del sindaco ad una lettera in cui chiedevano un chiarimento politico ed un rinvio del Consiglio.

Non torneremo in consiglio“, ha spiegato il capogruppo dell’opposizione Germano Cervella (Pdl), “fino a quando il sindaco non ci chiarirà le motivazioni delle dimissioni. Non crediamo che il problema sia il manifesto in cui Alleanza Nazionale lo attaccava, il problema sta nella stessa maggioranza. Per questo ci attendiamo almeno un rimpasto di Giunta”.

Fiore Di Giacinto, infatti, nel corso di un incontro pubblico tenutosi sabato scorso in piazza Contea di Pagliara, ha parlato del manifesto di AN che lo invitava a dimettersi “dopo che 1646 cittadini nelle scorse regionali hanno con forza espresso il loro pensiero votando contro ciò che come maggioranza rappresentate”. Il primo cittadino ha così invitato AN a presentarsi in Comune entro le ore 12 di lunedì 30 marzo con una raccolta di 1000 firme di altrettanti cittadini. Solo allora avrebbe confermato le dimissioni. Ma ciò non è accaduto.

Nell’intervento pubblico il sindaco ha anche risposto ad altri attacchi provenienti dall’opposizione:

  • sull’accusa di aver perso la battaglia con l’Enel sulla portata d’acqua dei nostri fiumi, il sindaco ha ribattuto che attualmente, in attesa del pronunciamento del tribunale delle acque, si è giunti ad un accordo con l’Enel per un flusso minimo vitale per il Ruzzo (10 l./sec.) e per il Mavone (20 l./sec.) in attesa di una legge regionale;
  • il sindaco ha rivendicato la collaborazione attiva con le associazioni del territorio per l’organizzazione di eventi e manifestazioni (alpini, coro alpino, le proloco, etc);
  • sulla possibilità di collegamento del nostro versante con Pietracamela , il sindaco ha affermato che relativamente alla cabinovia “siamo arrivati al punto tale che, seppur non condividendo a fondo un progetto, nel rispetto della volontà presumibilmente maggioritaria nel paese, l’abbiamo accettato“, ribadendo però la necessità di rendere il progetto strategico per l’intera provincia e non solo per Isola, in modo da coinvolgere più soggetti politici e amministrativi. Inoltre Fiore Di Giacinto ha tenuto a precisare che fino alla realizzazione del nuovo Piano d’Area del Parco, un collegamento tra Isola e Pietracamela sarebbe stato bocciato dall’Ente Parco, e rivendica quindi il merito di essere stato uno dei promotori della richiesta, poi diventata  unanime da parte di tutti i sindaci e accettata dal Parco, di prevedere nel nuovo piano d’area del parco la possibilità di un collegamento tra le due vallate, la condizione principale per sviluppare il progetto della cabinovia.
    Attacco alla precedente amministrazione accusata di essere stata praticamente inerte nel portare avanti il progetto della cabinovia, “cavallo di battaglia” durante le elezioni del 2001 della coalizione di centro destra, il tutto nonostante il Governo e la Regione fossero dello stesso colore politico.
    Il progetto, secondo il sindaco, sarà inviato di nuovo a Governo e Regione per promuoverne la realizzazione.

In una lettera inviata ai consiglieri il sindaco osserva che durante i 19 giorni trascorsi ha ricevuto ampia ed incondizionata fiducia da parte di maggioranza, associazioni e molti cittadini. Per questo continuerà a svolgere il suo mandato elettorale.