Discarica a Corazzano, veto del Comune

 

Il sindaco di Isola annuncia ordinanze e ricorsi al Tar

Il Sindaco Fiore Di Giacinto ribadisce la contrarietà di tutta l’amministrazione alla deliberazione della giunta regionale e alla conseguente decisione del Mote – il consorzio dei Comuni dell’entroterra – riguardo alle sorti della vecchia discarica per inerti, ultimamente non più utilizzata. “Siamo coscienti della situazione, del fatto che esiste un problema rifiuti”, esordisce il sindaco, “e che è necessario uno sforzo di responsabilità da tutti gli attori istituzionali, ma l’area in questione non è idonea. Non ci vogliamo sottrarre, ma qualcuno ci deve dare delle spiegazioni. Ci devono dire quali sono i criteri con cui i “capoccioni che hanno studiato” hanno scelto quel luogo. Noi abbiamo fortissimi dubbi: si tratta, infatti di un’area Sic (sito di interesse comunitario) a pochi metri dal fiume Mavone, dove opera un impianto di pesca sportiva con ristorante, oltre a importanti aziende alimentari: il biscottificio Lazzaroni nel comune di Isola e il prosciuttificio Gran Sasso nel comune di Colledara, che oggi garantiscono al territorio un’importante risposta occupazionale che sarebbe inevitabilmente a rischio”. Secondo il sindaco sarebbero comunque pregiudicati eventuali progetti di sviluppo delle aziende in questione, che ovviamente non gradiscono “avere una discarica a 400 metri”, così come di nuove aziende che potrebbero avere interesse a investire nell’area.

L’impianto sorge appena fuori dell’area parco – in territorio di Isola, ma al confine con i territori di Castel Castagna, Colledara e Castelli.
Di Giacinto avverte: “qualora si volesse forzare, da parte di Provincia e Regione, la decisione, ricorreremo a tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione per contrastare tale scelta, ivi compresa l’ordinanza sindacale a tutela della salute pubblica e il ricorso al Tar”.