Pedaggi, “pagate il vecchio prezzo”

 

Al casello si può chiedere la ricevuta di mancato versamento della differenza.
Appuntamento per domenica mattina alle 10, davanti al casello di Colledara.«Fino a quando la società Strada dei Parchi non darà attuazione alla recentissima sentenza del Tar del Lazio, che ha annullato l’ultimo aumento dei pedaggi autostradali sulla A24 ed A25, gli automobilisti potranno pagare la vecchia tariffa e chiedere al casellante la ricevuta di mancato pagamento per quanto riguarda quel 6% circa in più scattato dal 1° gennaio».
Il Comitato di protesta contro gli aumenti dei pedaggi autostradali, capeggiato da Raimondo Sfrattoni di Rifondazione, forte di questa prima vittoria davanti al Tar del Lazio, adesso passa dalle parole ai fatti, nonostante di fatti ne abbia già prodotti parecchi! E così, si fa garante di una nuova azione: pagare il vecchio pedaggio, ”sfidando” la Strada dei Parchi che, ad oggi, non ha ancora attuato la sentenza, nella quale si legge, a chiare lettere, che il Tar «accoglie il ricorso e per l’effetto annulla i provvedimenti impugnati». Nessuna infrazione alla legge, sia chiaro, anche perchè quando si arriva al casello, l’automobilista dovrà chiedere di specificare, sulla ricevuta di mancato pagamento della differenza, la motivazione: «mancata attuazione della sentenza del Tar del Lazio del 5 ottobre 2006». In altre parole, chi, ad esempio, percorre la tratta Villa Vomano – Colledara, potrà tranquillamente tornare a pagare un euro e 10 centesimi, con ricevuta di mancato pagamento di 10 centesimi, ossia l’aumento scattato dal 1° gennaio. Stessa cosa per tutte le tratte percorse sulla A24 ed A25.
Nel caso in cui l’automobilista non sappia con precisione di quanto sia stato l’ultimo aumento, che si aggira sul 6% circa, basterà chiedere al casellante, che sarà tenuto a dare informazioni. «Per noi rappresenta una prima, grande vittoria – commenta, entusiasta, Sfrattoni -. L’impegno profuso in tutti questi mesi non è andato perso e questo conferma la nostra buona intenzione». «Adesso – aggiunge Gesidio Frale, componente del Comitato -, aspettiamo con ansia l’altra udienza, quella dell’8 novembre, che verterà sui primi due aumenti». E se, anche in questo caso, il Tar dovesse pronunciarsi contrario ai rincari autostradali, gli automobilisti potrebbero tornare a pagare un pedaggio inferiore a quello attuale di quasi il 70%. E’ ovvio, quindi, che l’attesa aumenta, nel frattempo, però, il Comitato ha deciso di festeggiare il primo risultato positivo ottenuto, domenica mattina, alle 10, davanti al casello di Colledara, annunciando, però, che «se entro quella data la Strada dei Parchi non avrà dato attuazione alla sentenza, l’appuntamento si trasformerà in una nuova protesta». Questa volta con iniziative a sorpresa! Alla festa di domenica sono state invitate tutte le autorità comunali, provinciali e regionali.
Sempre in tema di viabilità, per quanto riguarda, invece, il raddoppio della Villa Vomano – Teramo, ieri, in Provincia, si è svolto l’incontro chiesto dai sindacati con la Toto, dalla quale sono emerse posizioni ancora divergenti sulle richieste presentate. Un nulla di fatto, insomma, che ha portato al rinvio dell’incontro. «Ci batteremo per far ottenere ai dipendenti il 16% che spetta loro per il lavoro in zone disagiate – conferma Mario Trasatti della Cgil -. E su questo non si discute. Ma i problemi vanno ben oltre, visto che molti lavoratori superano abbondantemente l’orario previsto e c’è a chi spetta il 10% per la trasferta, perchè ingaggiati per lavorare in un Comune, ma poi, con l’estensione del cantiere, si trovano altrove».