Laboratori di fisica, riparte la protesta

 

Minacciate manifestazioni clamorose se non saranno rimossi gli scarichi inquinanti e riparati i danni.
L’amministrazione comunale e i cittadini di Isola contro i rischi ambientali e strutturali provocati dai lavori di messa in sicurezza.

Ancora scarichi inquinanti dai Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso. L’amnministrazione comunale e i cittadini di Isola minacciano clamorose manifestazioni di protesta. "Quattro anni fa – interviene il sindaco di Isola Fiore Di Giacinto – ci fu un serio incidente nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, Uno sversamento di sostanze altamente inquinanti che finirono nei nostri fiumi. Le istituzioni preposte, prendendo atto della pericolosità dell’accaduto, predisposero un vasto progetto per fronteggiare l’emergenza dell’intero sistema Gran sasso. Oggi i lavori per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree inquinate volgono al termine ma come recita la massima ‘Finita la festa gabbato il Santo’. In questo caso – puntualizza il sindaco – il santo è rappresentato dal Comune di Isola del Gran Sasso sul quale insistono in parte i laboratori e nel cui territorio si riversa ogni sorta di scarico".

Ma non c’è soltanto il problema degli scarichi. Il sindaco di Isola cita i grossissimi problemi che i lavori di messa in sicurezza hanno creato nella frazione di Casale S. Nicola "dove sono state danneggiate pavimentazioni stradali, cunette, canalizzazioni di acque piovane che devono essere comunque riparate". Da tempo il Comune di Isola del Gran Sasso bussa allòa porta dei responsabili dei Laboratori e anche degli altri enti competenti. "Nessuno però – insiste Fiore Di Giacinto – ha tenuto nella debita considerazione il doveroso ripristino della normalità ambientale il cui danneggiamento ha sollevato le giuste rimostrtanze della popolazione locale".

Nel 2004 ci fu una conferenza di servizio nel corso della quale venne rappresentrata la necessità di far riconfluire le acque di scarico a monte di Casale S. Nicola. "A tale richiesta – fa presente il sindaco di Isola – è seguito un silenzio assoluto, così come di tomba è stato il silenzio che ha dato seguito alla successiva nota di sollecito del sindaco di Isola del febbraio 2006 nonché alla nota dell’aprile 2006. Anche il comitato della frazione di Casale S. Nicola ha avanzato una richiesta di ripristino o riparazione delle aree interessate ma nessuno si è degnato di rispondere».

Fonte: Il Tempo