Appena fuori dalle mura di fortificazione di Isola del Gran Sasso (Teramo), m.420 s.l.m., è la Cona di San Sebastiano. Si tratta di una cappella ex-voto quattrocentesca oggi utilizzata come Monumento ai Caduti in Guerra. Sulla sua facciata esterna, insieme alla commemorazione dei cittadini di Isola morti per la Patria, è ancora visibile un’Annunciazione affrescata dal pittore marsicano rinascimentale Andrea De Litio (1420-1495). All’interno, sopra un tabernacolo in pietra datato 1500, è conservato un altro affresco dello stesso autore, la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano. Dal tetto a capanna si alza un piccolo campanile a vela per una campana. (Testi di Francesco Mosca)

Nella Cona di San Sebastiano, la piccola chiesetta in Via Settimio Costantini, è presente un dipinto attribuito ad Andrea De Litio, massimo rappresentante della pittura abruzzese nel ‘400.

Un pittore le cui origini sono avvolte nel mistero e del quale si conosce poco sia sulla sua vita che sulle sue opere.

Sembra sia nato intorno al 1420 e sul luogo di nascita ci sono ancora incertezze, ma è opinione comune che sia nato a Lecce dei Marsi in quanto in questa cittadini sono state trovate due opere risalenti al suo periodo giovanile.

La sua prima formazione avvenne alla scuola abruzzese del Maestro di San Silvestro e di Beffi per approdare nel 1420 a Norcia dove , dopo un periodo trascorso a Camerino presso Bartolomeo di Tommaso ed a Firenze presso Paolo Uccello e Domenico Veneziano , operava come Maestro; sono accertate anche frequentazioni con la scuola degli “sbalorditi” di Piero della Francesca che influenzeranno la sua vita artistica.

Le sue opere possono essere distinte in:

  • opere “marsicane”(1440 circa)
  • la tavola della Madonna di Cese,
  • gli affreschi della Cattedrale di Celano e la Madonna del Latte nella chiesa di S. Amico a L’Aquila.

Le opere successive, che denotano l’influsso della lezione di Domenico Veneziano, sono state realizzate intorno al 1450: la tavola dimezzata che attualmente si trova presso il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, la Madonna col Bambino realizzata a Foligno, già nella collezione Corsi di Firenze e la Madonna del Palazzo Sanità di Sulmona.

Al 1450 risalgono poi gli affreschi, non più esistenti purtroppo, della Chiesa S. Francesco di Sulmona, citati nell’ormai noto contratto rinvenuto nell’Archivio Capitolare di Atri (vedi pagina 22), con il quale il Maestro si impegnava a realizzare le opere sulmonesi.

Successivamente il Maestro operò la svolta conclusiva verso le modalità pierfranceschiane, già visibili nel San Cristoforo di Guardiagrele, affresco esterno, unica opera firmata e datata (1473) dal Maestro, e dalla quale peraltro si è risaliti alle altre finora conosciute; ma è nel Coro della Cattedrale di Atri,qui ci si trova di fronte ad opere che costituiscono in senso assoluto il monumento più alto di tutta la pittura del ‘400 abruzzese; di difficile collocazione l’opera presente nella Cona di San Sebastiano.

Come si vede le opere di De Litio sono disseminate per tutto l’Abruzzo e per gli amanti della pittura questo può essere uno spunto per un viaggio artistico nella nostra regione che abbraccia i suoi posti più belli come mostrato nella cartina, dove sono indicate le località nelle quali sono presenti opere del pittore.

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