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E’ nata l’Unione dei Comuni della Valle Siciliana, ma senza Isola del Gran Sasso

 
Da sinistra i sindaci Franco Tarquini (Tossicia), Rosanna De Antoniis (Castel Castagna), Manuele Tiberii (Colledara) e Rinaldo Seca (Castelli)

Da sinistra i sindaci Franco Tarquini (Tossicia), Rosanna De Antoniis (Castel Castagna), Manuele Tiberii (Colledara) e Rinaldo Seca (Castelli)

I Comuni di Tossicia, Colledara, Castelli e Castel Castagna insieme per condividere servizi e risparmiare risorse. Manca all’appello Isola del Gran Sasso che non ha l’obbligo di consorziarsi.

Un percorso cominciato circa tre anni fa è giunto a compimento nel pomeriggio di ieri nel municipio di Tossicia. È nata l’Unione dei Comuni della Valle Siciliana, resa ufficiale a seguito della firma dei sindaci dei quattro Comuni che la compongono: Rinaldo Seca per Castelli, Franco Tarquini per Tossicia, Rosanna De Antoniis per Castel Castagna e Manuele Tiberii quale primo cittadino di Colledara che, nell’ambito dell’Unione, assume la carica di presidente.

I componenti l’Unione hanno scelto di comune accordo, quale sede ospitante del nuovo ente, il palazzo marchesale di Tossicia, lo stesso che ad oggi ospita i servizi comunali. «Tale scelta», spiega il sindaco di Castelli Rinaldo Seca,«deriva anche dalla volontà di ricordare il ruolo centrale di Tossicia quale capitale storica della Valle Siciliana».

L’Unione nasce dalle ceneri della Comunità montana del Gran Sasso, con l’intento di condividere servizi essenziali per la popolazione e risparmiare risorse, ma nasce monca del centro più grande della vallata. Manca infatti all’appello il Comune di Isola del Gran Sasso, che non ha manifestato la volontà di prendere parte all’Unione.

Per Isola, legge alla mano, non vige un obbligo normativo di accorpamento dei servizi, essendo un Comune con più di 3.000 abitanti appartenente ad una ex Comunità montana. «Si è trattato di un lungo percorso», afferma il sindaco di Tossicia Franco Tarquini, «in cui non sono mancati ostacoli e che in partenza prevedeva la nascita di un’ Unione più ampia di cui avrebbero dovuto far parte anche i Comuni di Crognaleto, Pietracamela e Fano Adriano. In corso d’opera si è decisa, però, una collaborazione tra i Comuni che per identità, vicinanza e territorialità consentono una migliore condivisione dei servizi».

Esprimono infine soddisfazione per l’obiettivo raggiunto il primo cittadino di Castel Castagna Rosanna De Antoniis e il sindaco di Colledara Manuele Tiberii. Quest’ultimo, in particolare, auspica di «attivare quanti più servizi possibili da condividere tra i Comuni dell’Unione al fine, soprattutto, di ottimizzare i costi. Uno dei primi servizi a cui sarà data particolare attenzione», conclude Tiberii, «è sicuramente quello relativo alla polizia municipale, che, com’è noto, presenta importanti problematiche a causa della mancanza di vigili urbani sul territorio».

Fonte: Il Centro