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Primi fondi per l’area faunistica di Isola

 

Un milione di euro dalla Legge di Bilancio. Il Comune intanto entra ufficialmente nella fondazione.

La conferma della partnership con il Bioparco di Roma, la partecipazione dell’amministrazione comunale di Isola come socio fondatore e, soprattutto, l’arrivo di un milione di euro per dare il via ai lavori.

Stefano Mariano

Sono tre le importanti novità uscite dalla calza della befana per l’area faunistica di Casale San Nicola di Isola del Gran Sasso. Un progetto lanciato oramai diversi anni fa che potrebbe rappresentare il volano per la crescita turistica non solo della zona ma di tutto il comprensorio. Ad annunciarle il vice-sindaco del borgo montano Stefano Mariano che ha voluto sottolineare il lavoro svolto dall’amministrazione isolana negli ultimi tempi. Lavoro che si è concretizzato con una delibera di Consiglio in cui si fa richiesta formale di entrare nella fondazione che realizzerà l’area faunistica come socio fondatore. «In questo modo – precisa Stefano Mariano – ci verrà riconosciuto un ruolo fondamentale che ci permetterà di far parte del consiglio d’amministrazione e di far sentire il peso della nostra comunità anche nella scelta delle governance e in quelle strategiche per la realizzazione dell’opera».

Isola, quindi, si aggiunge alle Camera di Commercio de L’Aquila, all’Ente Parco e La Dmc dell’Aquila che sono già soci fondatori della fondazione. Un obiettivo raggiunto dopo una lunga contrattazione visto che, fino a poco tempo fa, l’amministrazione del territorio che ospiterà il parco montano, non era stata inserita nei ruoli chiave. «Nel frattempo assieme alla fondazione ci siamo mossi per far arrivare il primo finanziamento per cominciare i lavori per l’area faunistica – aggiunge Mariano – e siamo riusciti ad avere un milione di euro dalla Legge Finanziaria. Soldi legati alla nascita della struttura e che, in questo momento, saranno utilizzati per mettere in cantiere i primi interventi che riguardano soprattutto la bonifica della zona che, in passato, ha ospitato i cantieri della ex Cogefar per la realizzazione del Traforo del Gran Sasso».

Insomma, finalmente qualcosa si muove e iniziano ad arrivare i primi finanziamenti utili per la realizzazione dell’opera. Un’opera che servirà non solo a realizzare un’attrazione per i turisti amanti della montagna ma che permetterà, inoltre, di creare posti di lavoro e avrà un buon impatto sull’indotto.

IL PROGETTO. L’area faunistica di Casale San Nicola sarà caratterizzata da strutture a basso impatto ambientale e dal divieto assoluto al transito dei veicoli a motore. Per questo motivo solo il tratto iniziale sarà riservato al parcheggio di autobus, automobili e camper che potranno sostare sotto a delle tettoie fotovoltaiche.

Da quel punto in poi sarà tracciato un confine invalicabile dove si potrà proseguire solo a piedi e immergersi nella natura circostante. Una delle zone più caratteristiche sarà quella riservata alla fattoria didattica dove i più piccoli potranno sperimentare in prima persona il contatto con gli animali domestici.

Poco lontano sarà realizzato il villaggio del Parco: una serie di casette dove sarà possibile alloggiare, realizzate in legno e con altri materiali a basso impatto ambientale. Più avanti sorgeranno il parco giochi e l’area riservata al campeggio. Oltrepassato il “corridoio biologico”, lasciato libero per permettere le migrazioni della fauna selvatica che si muove all’interno del Parco Nazionale, si entra all’interno di quello che rappresenta il cuore dell’area faunistica. Otto aree riservate ad altrettanti animali: dalla lince all’orso, passando per il lupo, il cervo e il capriolo.

A queste si aggiungeranno gli areali riservati agli uccelli (due grandi voliere e alcune vasche per i volatili acquatici). In previsione anche la creazione di un laghetto che sarà realizzato utilizzando una sorgente spontanea che affiora nel terreno interessato dall’intervento. Poi ancora, tante piazzole attrezzate e numerose aree verdi.

Fonte: La Città Quotidiano