Traforo chiuso dal 23 giugno al 30 settembre in direzione L’Aquila

 

Centotrenta giorni di chiusura della galleria del traforo in direzione L’Aquila – Pescara – Roma per lavori effettuati dal commissario delegato per il superamento dell’emergenza del sistema Gran Sasso. "Ma dove sta l’emergenza? Di quale emergenza si tratta? C’è forse qualcosa che non sappiamo?" L’onorevole dei Ds Nicola Crisci si pone alcuni quesiti di fronte alla decisione di chiudere una galleria del traforo dal 23 giugno al 30 settembre. Decisione che comporterà, inevitabilmente e com’è facilmente intuibile, notevoli difficoltà ad una viabilità già fortemente penalizzata dall’assenza di adeguati collegamenti. Ma c’è dell’altro. Il traforo, infatti, dal 18 al 20 maggio, dalle 22 alle 6, subirà una chiusura "preventiva", se così la si può definire, sempre per gli stessi lavori. E così, in quei giorni e negli orari indicati, per i veicoli provenienti da Roma – L’Aquila e diretti a Teramo sarà disposta l’uscita obbligatoria alla stazione di Assergi e consigliata l’uscita di L’Aquila Ovest. Per lavori di manutenzione, invece, e come se non bastasse, la società Strada dei Parchi comunica che "si rende necessario procedere alla chiusura del traforo in direzione Teramo, dalle 22 alle 6, dei giorni 16, 17 e 18 maggio". Con stesse, identiche indicazioni per l’uscita! "Affronterò la questione – tuona Crisci -. L’emergenza del sistema Gran Sasso esiste da quasi due anni, da quando, cioè, si verificò la fuoriuscita di trimetilbenzene. Chiederò immediatamente spiegazioni sugli interventi che saranno effettuati. O forse non ci è dato sapere come vengono spesi gli oltre cinquanta milioni di euro stanziati per un intervento ben definito, anche se non condiviso, come il terzo traforo?" L’onorevole Crisci annuncia che si attiverà subito e non lascerà nulla al caso. Nel comunicato ufficiale si legge anche che la chiusura della galleria in direzione L’Aquila – Pescara – Roma per oltre quattro mesi prevede il senso unico alternato nella galleria opposta, regolato da un semaforo, «e tempi di attesa di trenta minuti». Mezz’ora da moltiplicare per tutte le autovetture che si accumuleranno in fila.